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Bonus condizionatori 2019: come funziona la detrazione!

Si sente nell’aria l’arrivo del caldo e visti i mutamenti repentini del clima magari all’improvviso ci troveremo avvolti da temperature torride quindi sarebbe il caso di sostituire il vecchio condizionatore, che magari funziona male o si è guastato, con uno nuovo data la varietà degli articoli presenti in commercio e gli incentivi fiscali sul bonus condizionatori 2019 grazie al quale, infatti, i contribuenti aventi diritto potranno godere di una detrazione fiscale anche per importi di un certo rilievo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come rientrare nelle agevolazioni previste.

Bonus condizionatori 2019: come funziona la detrazione!

Cos’è il Bonus Condizionatori 2019?

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Il Bonus condizionatori 2019 è un’agevolazione che spetta ai contribuenti con e senza ristrutturazione. Quando il cittadino acquista un condizionatore d’aria che sia in pompa di calore, oppure sia per il riscaldamento che per il raffreddamento, ha diritto a detrarre dalla dichiarazione dei redditi la suddetta spesa.

L’installazione di un nuovo condizionatore o la sua sostituzione, beneficia di una delle seguenti detrazioni, che differiscono a seconda dell’ambito nel quale viene effettuato l’acquisto:

Bonus condizionatori con ristrutturazione edile: se si rientra nell’ambito di una ristrutturazione, il Bonus condizionatori 2019 prevede una detrazione al 50% con un tetto massimo di spesa stabilito a 96.000€, valido fino al 31 dicembre 2019, se il nuovo impianto è a pompa di calore.

Bonus condizionatori senza ristrutturazione: se non vengono effettuati lavori di ristrutturazione, è possibile lo stesso usufruire dell’agevolazione fiscale, ma solo se si  sostituisce il vecchio ed intero impianto di climatizzatore con un condizionatore, ossia, un nuovo impianto a pompa di calore e ad alta efficienza energetica. In tal caso si ha diritto ad una detrazione del 65% per un massimo di spesa detraibile  di 46.154 euro.

Bonus condizionatori risparmio energetico: detrazione al 65% per condizionatori con pompa di calore ad alta efficienza che sostituiscono l’impianto di riscaldamento esistente, riguardanti abitazioni, uffici, negozi ecc.

Bonus condizionatori con bonus mobili con ristrutturazione: detrazione 50%, quando si realizza una ristrutturazione edilizia straordinaria su singole abitazioni o condomini. E’ possibile fruire della detrazione se si acquistano mobili e grandi elettrodomestici A+ (A per i forni), ivi compresi i condizionatori.

Su quali condizionatori è attivo il bonus?

Il bonus  riguarda i condizionatori, o meglio “le pompe di calore”, che come precedentemente detto, vengono utilizzate sia d’estate che d’inverno.

Moltissimi infatti le hanno già sostituite al classico riscaldamento a gas, con notevoli vantaggi sul risparmio.

Con il tempo, a fronte di un tale investimento iniziale, vi accorgerete che utilizzare uno di questi elettrodomestici conviene per moltissimi aspetti.

Il bonus condizionatori 2019, nonostante il nome, infatti non riguarda solo i condizionatori, ma anche tutti gli altri apparecchi che hanno un’alta efficienza energetica. Tale da permettere ai cittadini di ottenere una detrazione IRPEF e un’IVA agevolata al 10%, se si rientra in alcuni parametri.

Poi, le rate per il recupero della cifra pagata per l’acquisto, verranno rimborsate in 10 anni, al termine dei quali vi verrà restituito l’importo speso.

Quali sono i requisiti per ottenere il bonus condizionatori?

Il primo requisito è il pagamento tramite fattura, e la documentazione che lo attesti, ovvero il bonifico postale o bancario che devono riportare la causale comprensiva di codice fiscale di chi sta effettuando l’acquisto, e la P. IVA e l’intestazione del rivenditore e/o installatore presso il quale avete deciso di acquistare il vostro condizionatore.

Se invece avete effettuato l’acquisto tramite prestito o credito al consumo con carta di credito o bancomat, dovrete presentare tutta la documentazione che certifichi il prestito richiesto o  il vostro acquisto. In poche parole, “carta canta”, ovvero tutti i pagamenti devono essere tracciabili, affinché il bonus sia concesso. Solo in questo modo riuscirete a farlo diventare una spesa detraibile e scaricabile nella dichiarazione dei redditi.

Più precisamente, potrete ottenere il bonus condizionatori 2019 sia che abbiate in atto una ristrutturazione che non, ma l’importante è acquistare un condizionatore d’aria che sia in pompa di calore.

Altri requisiti invece riguardano l’intervento vero e proprio. Infatti per ottenere la detrazione del 65%, l’intervento dovrà essere fatto solo per la sostituzione parziale o totale dell’impianto termico e non come una nuova installazione.

Quale altra agevolazione?

Altro beneficio portato dalla legge di bilancio, oltre a quello offerto dagli incentivi fiscali del bonus condizionatori 2019 è quello dell’IVA agevolata al 10%. In altre parole, se acquisterete un condizionatore a risparmio energetico, o sostituite quelli vecchi a pompa di calore, la tassa verrà abbassata dal 22% al 10% sull’acquisto.

L’IVA agevolata al 10% si applica al solo costo dell’apparecchio e ai servizi, come l’installazione. Alla restante spesa sostenuta verrà applicata l’iva al 22%

E’ importante ricordare che tutte le agevolazioni del bonus condizionatori 2019 saranno utili per la dichiarazione dei redditi dell’anno 2019, e non per quella dell’anno in corso.

Esempio di calcolo IVA agevolata:

Costo totale dell’intervento: 4.000 euro, di cui:

  1.  Manodopera e installazione: 800 euro;
  2.  Costo climatizzatore 3.200 euro.

L’IVA agevolata al 10%, si applica solo sulla differenza tra il costo totale dell’intervento ed il costo del climatizzatore , per cui 4.000 – 3.200 = 800. Sul valore residuo del climatizzatore (3200-800=2.400), si applica l’IVA al 22%.

Cosa fare per richiedere la detrazione fiscale sul condizionatore?

  • Effettuare l’acquisto entro il 31 Dicembre 2019
  • Pagare con bonifico indicando tutti i dati della vostra richiesta
  • Conserva dichiarazioni, fatture, ricevute di pagamento e documentazione di addebito sul c/c
  • Indicare la spesa nel 730 o nel Modello Unico

Se effettuate il bonifico  specifico per fruire della detrazione dovete indicare:

  • nome e partita iva di chi vende il bene o effettua i lavori
  • richiesta detrazione (art. 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • Numero e data fattura

Quando pagherete l’idraulico, il muratore, l’elettricista, installatore, ingegnere, architetto o geometra non pagate in contanti!!!! Occorre pagare il tutto tramite bonifico indicando precise causali. Fortunatamente molte banche hanno predisposto dei bonifici pre-compilati. Sicuramente attraverso la home-banking troverete questo servizio. Altrimenti vi possiamo segnalare le corrette diciture delle causali:

Esempio bonifico:

Causale ecobonus risparmio energetico:

“Riqualificazione energetica (articolo 1, commi 344-347, legge 296 / 2006. – Pagamento fattura n. ___ del___ a favore di ___ partita Iva ___C.f. beneficiario detrazione_________”.

Obbligo di trasmissione dati all’ Enea!

Una delle novità sulla detrazione è l’avvio dell’obbligo di comunicazione all’ENEA dei lavori effettuati, così come previsto già per l’Ecobonus.

È stato pubblicato il sito per trasmettere i dati dei lavori effettuati con le relative istruzioni. Il termine per l’invio è fissato a 90 giorni dal termine degli interventi o del collaudo.

Il portale online per l’invio dei documenti necessari per beneficiare della detrazione dovrà essere aggiornato al 2019, lasciando tuttavia intatto l’elenco dei lavori per i quali vige l’obbligo di comunicazione ENEA. Innanzitutto, affinché la spesa sia detraibile, occorre che l’acquisto sia documentato; i metodi di pagamento accettati  ovvero il bonifico postale, bancario e tramite carte di credito o di debito. Inoltre le ricevute dei pagamenti e le fatture di acquisto del condizionatore, riportanti la natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquistati, valgono come documentazione fiscale da conservare.

Speriamo che questo articolo vi sia stato utile per fare un po’ di chiarezza sul bonus condizionatori 2019.

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Crepe in casa-Cosa fare e quando preoccuparsi?

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